Intervista a Lorena Maurici



Quale dei due paesi preferisci? Perché?
Quale dei due paesi preferisco?
Beh, intanto parto con la premessa che dei due paesi ho potuto visitare soltanto una manciata di città nel 2015 ( Piešťany, Trnava, Bratislava, Vienna) e, quindi, ogni mia risposta sarà basata su quel poco o tanto che i miei occhi hanno potuto sfiorare e osservare. Onestamente rispondere non è semplice.
La ragione? In uno trovi qualcosa che l’altro non ha e viceversa.
Hai notato qualcosa in comune tra i due stati o sono completamente diversi?
In base ai luoghi da me visitati, i due paesi condividono un elemento importante: l’amore per la natura e per amore intendo il rispetto e la particolare attenzione verso flora e fauna. In una città antica come Vienna, o andando un po’ più nel piccolo, come Piešťany in Slovacchia, i miei occhi non hanno potuto non brillare ed emozionarsi alla vista dei meravigliosi campi di fiori e di aree all’ APERTO che ospitavano diverse tipologie di animali, senza gabbie, senza restrizioni; il tutto creato per poter dare anche all’uomo la possibilità di vivere un’esperienza unica con la natura e al contempo lasciare che quest’ultima “vivesse” in maniera del tutto serena e “naturale”, ovvero senza grandi limitazioni.
Si, mi ha emozionato, perché per la prima volta ho visto la natura prendersi i suoi spazi, i suoi diritti e l’uomo mettersi da parte. Animali che scorrazzavano e svolazzavano da una parte all’altra, piccoli corsi d’acqua che fluivano sereni in una tutta la loro bellezza, vegetazione ricca e piena di vita. Vedere per credere. Non avrei mai potuto immaginare di trovarmi in una realtà storica e antica così immersa nel verde, nei colori e nei profumi.
Qual è uno dei ricordi più belli che hai di ognuno dei paesi?
Il ricordo che mi lega particolarmente alla Slovacchia è stato ritrovarmi in mezzo ad una scena unica: il corteggiamento di un pavone che fece vibrare il suo manto, alzando le piume della coda per creare una sorta di ventaglio dalle mille sfumature blu per conquistare la femmina. Incredula di fronte a tanta bellezza in pieno centro storico.
Il ricordo che mi lega invece all’Austria è stato ritrovarmi immersa in un ambiente fiabesco, artistico, musicale, magico… i rumori della città di Vienna non erano quelli dei veicoli, delle industrie (..), ma bensì degli shop che rintronavano i capolavori di Mozart. Per non parlare poi delle antiche e grigie strade enfatizzate dai colori dei dipinti di Klimt.
Sono proprio quelle strade che mi hanno portato ad ammirare uno dei simboli maggiori e rappresentativi di Vienna… per chi non lo sapesse già, mi riferisco alla Cattedrale metropolitana, nonché la cattedrale di S. Stefano (Stephansdom) il cui campanile è uno dei più alti del mondo, visibile da quasi ogni punto della città. E non posso non menzionare lo Schonbrunn, il castello di Sissi, uno dei monumenti più celebri in Austria, circondato da un gigantesco parco barocco al cui interno è possibile ammirare fontane, aiuole, statue, giardini botanici, labirinti, rovine romane e molte altre cose che le parole non bastano per poterne parlare.
Quale tra i due paesi hai trovato con il paesaggio che più ti ha colpita?
Il paesaggio che più mi ha colpito è sicuramente quello austriaco.
Nulla da togliere a quello slovacco, assolutamente, ma per gli amanti, come me, dello stile Gotico, Barocco e Liberty, l’Austria è apprezzata maggiormente per tale ragione.
A livello culinario, come hai trovato il cibo?
Una cosa che rimpiango tantissimo è non aver potuto assaggiare le tante pietanze tipiche dei due stati, in quanto ospitata da una famiglia di italiani (per tale motivo molti dei miei pasti erano creati nel perfetto stile italiano). Però a Vienna ho assaggiato la famosa torta Sacher (deliziosa!) mentre a Piešťany ho mangiato una sorta di dessert creato con una base di ostia al gusto di cannella, ripiena di cioccolato e nocciole. Ciò che mi ha portato ad assaggiare quest’ultimo lo devo al suo packaging: una semplice carta d’alluminio decorata con le immagini dei paesaggi tipici della Slovacchia (per tal motivo ne ho portati un paio in Italia come souvenirs).
Qual è stata la prima impressione che hai avuto delle persone del posto?
Tanta gente molto tranquilla, spensierata e anche un po’ stramba. D’altro canto, anche gente orribile. Mi son ritrovata in mezzo ad una buffonata organizzata da gruppi di naziskin. Sono stata insultata e presa di mira per il mio look, ma fortunatamente non è successo niente di grave. Ma la sensazione è stata orribile. Ed è diventata ancora più orribile quando son finita nella stessa giornata in una stazione ferroviaria il cui intero perimetro era circondato da militari in servizio dovuto alle proteste dei naziskin. Perché orribile? Sono rimasta totalmente a piedi. Nessun treno, nessun bus, tutto bloccato e soprattutto nessuno che parlasse una delle 4 lingue che conosco e se provavo a chiedere informazioni, in questo caso ai militari, ricevevo in cambio soltanto risate, prese per il culo, avances o indifferenza. Avete idea che significa ritrovarsi in una situazione del genere, dove non puoi nemmeno contare sulle forze armate? Che schifo.
Quale dei due paesi ti è sembrato quello con un miglior stile di vita?
A mio avviso, il miglior stile di vita lo porta l’Austria. Ho girovagato un po’ per le cittadine della Slovacchia e ne sono rimasta alquanto colpita a causa della povertà di molti quartieri. Ricordo di aver fatto visita a qualche parente della famiglia che mi ospitava e non vi dico che piangevo, ma quasi. Case diroccate, mobili vecchi ammucchiati qua e là, igiene che lasciava a desiderare e tanto altro. Ma nonostante ciò, nonostante non avessero nulla, mi hanno offerto tanto cibo, tante bibite e non solo: tanta gentilezza, ospitalità e calore affettivo. Accettare è stata dura per me, perché non avrei mai voluto togliergli per nessuna ragione al mondo quel poco che già avevano, ma ho dovuto, con piacere ovviamente, poiché i loro visi sorridevano nel porgermi quella deliziosa frutta fresca e quel caffè preparato appositamente per me e io non potevo non esserne grata.
Quelle visite mi hanno fatto riflettere tantissimo, non lo nego.
Torneresti in almeno uno dei due paesi per “finire di visitare” tutto il paese?
Assolutamente si! Vorrei finire di visitare l’Austria e le meraviglie storiche che mi hanno tenuta elettrizzata per tutto il tempo del viaggio.
Cosa rimpiangi di non aver fatto in questa vacanza?
La cosa che rimpiango tantissimo, come detto già in precedenza, è non aver potuto assaggiare le specialità del posto. Io amo il cibo e amo assaggiare tutto ciò che non appartiene alla mia terra nativa.
Adoro provare nuovi gusti e profumi, indipendentemente dal luogo d’origine!
Consiglieresti ad un freelance di trasferirsi in Austria o in Slovacchia?
Se sei un freelancer amante della musica e della fotografia, ti consiglio vivamente di trasferirti in Austria.
Se invece sei un freelance che ama immergersi nella natura e nella spensieratezza, ti consiglio di andare in Slovacchia.
Ma ad ogni modo, uno stato dista poche ore di auto dall’altro, quindi, riesci a conciliare entrambe le esperienze in un unico viaggio!
Lascia un commento generale sulla tua esperienza
Seppur breve, varcare i confini dei due stati è stata un’esperienza unica.
Ho potuto tastare due bellissime ma anche simili e diverse realtà. Ho potuto tastare ospitalità ma anche indifferenza. Ricchezza e povertà.
Questo viaggio mi ha lasciato tanto e custodirò tutto ciò nel mio cuore, finché esso batterà.
E’vero, viaggiare ti arricchisce interiormente, ma soprattutto ti apre la mente.
Viaggiate!
Viaggiate finché potete!
La vita è un viaggio e viaggiare è vivere due volte!
Ah, un’ultima cosa: se mai ne aveste l’occasione, dovete assolutamente provare l’esperienza di fare un giro in carrozza.
Seppur contraria e con i sensi di colpa, ho provato l’esperienza di un giro per la città di Vienna ed è stato come ritrovarmi nelle vesti di una principessa all’interno in una fiaba.



Grazie a Lorena Maurici per aver preso parte al nostro progetto “Experience“.
Ti auguriamo il meglio.
Instagram: Lorena Maurici – TwoForFlight
Rispondi